Un incontro curioso (Sub di Giugno 2002, Angelo MOJETTA)
Parliamo di gasteropodi ed in particolar modo di quelli appartenenti al genere Tonna. Dall'aspetto innocuo e tranquillo, questi molluschi sono in realtà delle vere e proprie macchine da guerra, come ebbe modo di scoprire il naturalista tedesco Troschel ben 150 anni fa. Dotati di una potente arma chimica, composta da una miscela di amminoacidi e di acido solforico concentrato, le Tonna perlustrano il fondo marino alla ricerca delle loro prede preferite (ricci, stelle marine ed oloturie) che paralizzano e fanno a pezzi con la radula, speciale lingua a forma di raspa posta al centro della proboscide. Il veleno è talmente potente che in poco più di un'ora la Tonna è in grado di mangiare un'oloturia lunga poco più di un metro. Quando la Tonna si sposta sul fondo può assorbire una quantità d'acqua nei tessuti corporei tale che, per esempio, un mollusco con una conchiglia di 10-15 cm può raggiungere la ragguardevole dimensione di 50 cm. di lunghezza e 30 cm. di larghezza. In tali condizioni il mollusco mette in mostra particolarità anatomiche degne di nota, quali i due peduncoli oculari ed il sifone. Quest'ultimo assume una notevole importanza se si pensa che al suo interno sono contenute cellule atte ad analizzare continuamente l'acqua marina che lo circonda, un po' come si comportano le cellule olfattive del nostro naso. Questo è utile se si pensa che i Tonnidi possono seguire tracce chimiche, lasciate dalle loro prede, finchè non giungono alla loro tana.
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Alex
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