Ciao Angelika, se chiedi dei foraminiferi, ecco qualche notizia che potrebbe aiutarti a comprendere meglio l'argomento che ti è un pò ostico:
I Foraminiferi si riproducono sia asessualmente (per divisione multipla: schizogonia) che sessualmente, con formazione di gameti che possono essere ameboidi o flagellati.
Nel ciclo biologico le due generazioni, la agamica e la gamica (sessuale), si succedono alternandosi, seguendo una metagenesi non ritmica: le fasi asessuali sono più numerose, infatti, di quelle sessuali (il rapporto è di 1: 2/1: 30 circa).
Nelle forme politalamiche gli individui adulti si distinguono per uno spiccato dimorfismo del guscio, diretta conseguenza della suddetta metagenesi. Si riconoscono, infatti, due forme: una forma microsferica, che caratterizza gli individui agamonti, con camera iniziale piccola, ma di taglia grande (ripr. asessuata); una forma macrosferica, che caratterizza i gamonti con camera iniziale (proloculo) grande, ma di taglia piccola (ripr. sessuata). Tale ciclo è stato studiato da Schaudinn e Lister sulla specie Elphidium crispum
1) la forma microsferica, assai precocemente, in seguito a divisione multipla del nucleo, produce per schizogonia numerosi individui ameboidi uninucleati, i quali vengono in seguito espulsi ("partoriti ") dal guscio microsferico dello schizonte. Da questo momento ciascuno di essi comincia a formare il proprio guscio, che è " macrosferico " e contiene un citoplasma uninucleato.
2) la forma macrosferica, ad un certo stadio, al momento cioè di riprodursi, produce per sporogonia minutissimi microgameti provvisti di flagelli. Tali gameti si fondono a due a due per un processo di isogamia dando luogo allo zigote, il quale si sviluppa nuovamente nella forma microsferica riprendendo nuovamente il ciclo.
Le forme a macrosfera sono molto più abbondanti di quelle a microsfera, le quali sono rare o, talora, del tutto sconosciute. Nei Nummuliti, ad esempio, il rapporto tra forme microsferiche e macrosferiche è di 1:30, cioè per 6 forme microsferiche ve ne sono 200 macrosferiche.
Le dimensioni del proloculo delle forme macrosferiche variano considerevolmente in alcune specie; numerose generazioni macrosferiche possono intervenire tra generazioni microsferiche, ciascuna rappresentata da individui caratterizzati da differenti proloculi. Il dimorfismo è di grande'importanza per lo studio dei Foraminiferi: specie dimorfiche si sono riscontrate fra i Fusulinidi, in alcune forme mesozoiche ed in numerose specie cenozoiche ed attuali. Inoltre, alcune specie mostrano una serie di gusci macrosferici con pronuclei di grandezza variabile, seguita da un guscio microsferico; a questo fenomeno si dà il nome di Polimorfismo (Reichel, Sigal).
L'alternanza di generazione, come già accennato, non si effettua sempre regolarmente e completamente. La fase sessuale interviene perché venga incrementata la variabilità della specie che, altrimenti si avvierebbe all'estinzione. E' probabile, anche, che le condizioni ambientali, in particolare i cambiamenti di stagione, intervengano per dirigere la riproduzione nei foraminiferi; quando queste sono sfavorevoli, non permettendo il fenomeno abituale della sporulazione, interviene la coniugazione, con la finalità, anche, di perpetuare e migliorare la specie.
Alcuni Autori, tra cui GIaessner, hanno constatato come, in special modo lungo linee filetiche corrispondenti a foraminiferi di grande taglia (Nummulitidi, Fusulinidi, Alveolinidi), il dimorfismo tenda ad accentuarsi.

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