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Autore Messaggio
Morph
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Iscritto dal : 06 Aprile 2007
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bullet Topic: Finalmente inizio!
    Postato: 09 Ottobre 2007 alle 19:58
    Ciao a tutti!!
Non so se vi ricordate di me comunque finalmente sto per iniziare il corso AOWD!!!
Saremo in quattro e ci hanno già consegnato un sacco di libri da studiare    
Durante tutto questo tempo mi sono iscritto al corso di nuoto e adesso devo dire che vado molto meglio anche con le pinne. Avevate ragione a dirmi di fare tante immersioni. Ho imparato un sacco di cose e ho anche fatto qualche stupidata però niente di tanto grave.
Adesso consumo tanto meno e riesco a fare a meno di due chili di piombi.
Ciao a tutti!
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bluedepth
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Iscritto dal : 16 Aprile 2007
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bullet Postato: 10 Ottobre 2007 alle 09:08
Bravo!
mi fa piacere che abbia seguito il consiglio ed è anche giusto provare sulla propria pelle qualche "marachella", è tutta esperienza e te ne sei già reso contro! Tutto si consoliderà in un atteggiamento corretto di testa per praticare la subacquea! Buon corso, son sicuro ti piacerà molto!
Buone bolle!!
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zena
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Iscritto dal : 05 Gennaio 2007
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bullet Postato: 10 Ottobre 2007 alle 10:23
Ciao Morph!
 
Se posso darti un consiglio appena finito l'advanced non farti tentare da altri corsi, fai un po di immersioni goditi il brevetto e poi solo dopo aver conseguito esperienza vai avanti con la formazione subacquea!
_______________________________________________

" Strade? dove andiamo noi non c'è bisogno di strade.. "
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elisa_c
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Iscritto dal : 29 Gennaio 2006
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bullet Postato: 10 Ottobre 2007 alle 11:42
Postato originariamente da Morph

Ciao a tutti!!
Non so se vi ricordate di me comunque finalmente sto per iniziare il corso AOWD!!!

Ciao Morph!!!
Come dimenticarti!!!
Mi fa piacere che tu abbia preso le cose con calma e che ti sia deciso ad accumulare esperienza in acqua!!!
Credo che tu abbia preso la decisione giusta!!
Facci sapere come va il tuo corso, mi raccomando!!

A presto,
Elisa
Quando l'ultima fiamma sarà spenta, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce catturato, solo allora capirete che non si può mangiare denaro!

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Morph
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Iscritto dal : 06 Aprile 2007
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bullet Postato: 10 Ottobre 2007 alle 12:33
     
Sì sì. Ora ho capito quello che mi voleva insegnare Stefano che è piu o meno quello che mi avete detto voi e che quindi non bisogna avere fretta ma invece si deve far pratica di quello che si è imparato e migliorarsi in quello e solo dopo andare avanti.
Questa sera faccio la prima prova in piscina per vedere se posso fare il corso e poi lezione in classe.
Ciao a tutti!
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davide barzazzi
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Iscritto dal : 29 Ottobre 2004
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Posts: 943
bullet Postato: 10 Ottobre 2007 alle 23:13
Quoto quanto detto da Zena. Fai tranquillamente il corso e poi dedicati a maturare quanto appreso.
 
Non avere mai fretta!
 
E goditela!
 
Ciao
 
David
davisub
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Morph
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Iscritto dal : 06 Aprile 2007
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Posts: 34
bullet Postato: 19 Ottobre 2007 alle 23:17
    Ciao
Volevo chiedere se potevate aiutarmi.
Allora io ho tre mesi di tempo per portare una tesina sulle malattie da decompressione e sulle leggi fisiche della subacquea. Mi hanno detto che devo scrivere anche dove trovo le informazioni (bibliografia giusto?).
Io ho cominciato a cercare qualcosa in internet però volevo sapere se sapete dove posso cercare.
Grazie.

Per Elisa:
Il corso è bello, sto imparando moltissime cose nuove ma è anche difficile.
Domenica abbiamo le prove con la bussola.
Ciao
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bluedepth
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Iscritto dal : 16 Aprile 2007
Da: Italy
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Posts: 276
bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 11:02
Ciao Morph!
allora, per le informazioni sulle leggi fisiche della subacquea una spiegazione semplice ma sufficientemente chiara la potresti trovare direttamente nel testo dell'Open Water Diver. Nel modulo uno (parlo della PADI) spiega proprio le relazioni fra Pressione, Volume, Profondità.
Chiaramente in calce della tesina dovrai aggiungere la Bibliografia con i riferimenti di dove hai trovato le informazioni.
Per quanto riguarda le mdd invece parte puoi sempre leggerle nel manuale, ma è scritto poco a parer mio, c'è di più nel manuale del Divemaster, ma credo sia meglio per te fare una ricerca in rete così trovi titoli di testi che ne parlano più dettagliatamente e anche con discusse alcune casistiche, la qual cosa può arricchire la tua ricerca.
Buon lavoro!
Andrea
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elisa_c
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Iscritto dal : 29 Gennaio 2006
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bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 11:18
Postato originariamente da Morph

 Per Elisa:
Il corso è bello, sto imparando moltissime cose nuove ma è anche difficile.
Domenica abbiamo le prove con la bussola.
 
Ciao Morph, non saprei dove indirizzarti in internet... io ho solo testi cartacei e libri...
 
Per quanto riguarda il tuo corso... COMPLIMENTI!!! Clap
Sono contenta che tu la prenda nella giusta maniera...
e.. CERTO CHE E' DIFFICILE, con questo corso dovresti diventare più responsabile, sapere in ogni momento dove sei e avere la totale conoscenza della tua attrezzatura, ecc.. ecc.. ecc..!!! Wink
 
Grazie per l'aggiornamento!!
Ci tengo sapere come stai andando!! Star
 
Elisa
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stellinamare200
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Iscritto dal : 12 Aprile 2004
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bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 12:18
Ciao, provo a darti una mano:
 
La malattia da decompressione è una patologia da decompressione.

Con patologia da decompressione o PDD si intendono tutte quelle patologie derivanti da una riduzione della pressione ambientale, come ad esembio nel caso di un'immersione subacquea.

La PDD include due patologie:

Le persone più soggette a questo tipo di patologia sono i subacquei, gli aviatori e più in generale tutti coloro che lavorano in ambienti caratterizzati da differenti pressioni ambientali.

L' MDD deriva dalla formazione di bolle all'interno del circolo ematico o dei tessuti ed è provocata dalla mancata eliminazione di gas inerti (azoto) in seguito ad un immersione subacquea oppure all'esposizione a pressioni elevate. La malattia da decompressione può verificarsi anche in seguito alla rapida perdita di pressione nella cabina di un velivolo.

In soggetti predisposti la malattia da decompressione può insorgere anche dopo un'immersione in curva oppure nonostante il rigoroso rispetto delle soste di decompressione, questo perché i fattori che possono provocare un eccessivo assorbimento (o un insufficiente smaltimento) di gas inerti sono diversi e dipendenti sia dalle condizioni del subacqueo sia dall'ambiente esterno.

Ogni evento di MDD richiede una trattamento di ricompressione di tipo diverso a seconda della gravità dei sintomi e del tipo di MDD.

I sintomi della MDD sono variabili a seconda del tipo di tessuto colpito, talvolta sono talmente lievi da rendere l'individuazione della MDD difficoltosa ad un'analisi superficiale.

A seconda della gravità dell'evento e allo scopo della corretta individuazione del tipo di intervento di ricompressione da effettuare si distingue fra una forma più lieve detta MDD di primo tipo e una forma più grave detta MDD di secondo tipo.

MDD di primo tipo (forma lieve)

I sintomi di una MDD di primo tipo possono essere:

  • cutanei, presenza di prurito, tumefazioni simili all'orticaria e arrossamenti, i sintomi di tipo cutaneo spariscono con il tempo e non richiedono solitamente interventi di ricompressione. Particolare attenzione va però prestata in presenza di chiazze bluastre (cosiddeta cutis marmorata) che possono precedere manifestazioni di MDD di secondo tipo.
  • ostearticolari: il sintomo più diffuso è dolore articolare sordo, persistente, intenso e circoscritto, solitamente a carico delle articolazioni degli arti quindi ginocchia, gomiti, caviglie e polsi e articolazioni della mano. Il dolore inizia gradualmente e può aumentare muovendo l'articolazione coinvolta, per contro non si riduce immobilizzandola. Va prestata attenzione in caso di dolore intenso in area toracica, addominale, al bacino o alle spalle in quanto può essere sintomo di un coinvolgimento midollare e richiedere un trattamento per MDD di secondo tipo.
  • linfatici: derivanti dall'ostruzione dei vasi linfatici e manifestantisi sotto forma di tumefazioni o rigonfiamenti nel sottocutaneo in corrispondenza dei linfonodi o dei tessuti attraversati dai vasi stessi. Il rigonfiamento può persistere anche dopo un eventuale trattamento di ricompressione.

MDD di secondo tipo (forma grave)

I sintomi della forma più grave di MDD i sintomi sono di tipo:

  • neurologico: derivanti dalla presenza di bolle nel cervello o nel midollo spinale.
    • cervello: i sintomi sono diversi a seconda dell'area del cervello coinvolta, si va da disturbi della visione, difficoltà motorie, difficoltà nella parola, paralisi di metà del corpo fino alla morte nel caso in cui le bolle coinvolgano il tronco encefalico). I danni possono essere permanenti.
    • midollo spinale: anche in questo caso i sintomi sono diversi a seconda del tratto di midollo coinvolto, si possono avere formicolio o insensibilità nelle gambe, paraplegia, tetraplegia o altri sintomi intermedi. :Anche in questo caso i danni possono essere permanenti.

Di norma qualunque manifestazione di tipo neurologico, compreso un eventule senso di spossatezza sproporzionato al tipo di sforzo affrontanto nell'immersione, deve far presumere la possibile insorgenza di una MDD di secondo tipo e deve pertanto essere trattato come tale.

  • polmonari: la produzione cospicua di bolle intravascolari può provocare una congestione dei capillari polmonari e quindi la riduzione dello scambio gassoso. I sintomi sono dolore al torace che si intensifica inspirando, difficoltà respiratorie e/o aumento della frequenza respiratoria e tosse stizzosa (chiamata chokes), può aversi drastico peggioramento delle condizioni fino al collasso respiratorio, perdita di conoscenza e morte.
  • a carico dell'orecchio interno: la MDD è provocata dalla formazione di bolle nell'endolinfa, i sintomi sono violente vertigini, nausea e vomito, perdita di equilibrio, difficoltà uditive, acufeni. La comparsa dei sintomi è spesso tardiva (24/36 ore dall'immersione).

Prevenzione

L'immersione conservativa da parte dei subacquei dovrebbe essere effettuata utilizzando le tabelle di decompressione rispettando i tempi indicati o, nel caso si utilizzi un computer subacqueo, prestando attenzione a non avvicinarsi mai troppo ai limiti di non-decompressione, soprattutto nel caso l'immersione si sia estesa oltre i 30 metri di profondità. Sforzi continuati o improvvisi durante l'immersione, così come dopo l'emersione, aumentano il rischio di una MDD.

Bibliografia

  • (EN) E.D. Thalmann, Renee Duncan, Joel Dovenbarger (maggio 2007). Decompression Illness: What is it and what is the treatment. in Alert Diver (DAN Europe News) n. 2/2007: 12-17

Se ti serve altro...bussaWink

A presto
Aida


Modificato da stellinamare200 - 20 Ottobre 2007 alle 12:24
Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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Morph
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bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 15:44
Ciao Blue.
Eh, troppo facile...
Colpa mia che non lo ho scritto.
Deve essere un approfondimento di quello che già si sa, quindi il manuale open è dato per scontato che si sappia.
Era una delle condizioni per fare il corso avanzato.
Quindi Elisa, visto che ho più di tre mesi mi puoi dire qualche titolo che me lo procuro?
Grazie Stellina.
Con questo il capitolo sulla MDD è quasi fatto.
Con i link che ci sono avrò da fare tutta oggi e domani e....
Grazie a tutti per l'aiuto (anche futuro eh).
Ciao.
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stellinamare200
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bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 19:41
Adesso occupiamoci un pò della fisica:
 

Alcune leggi fisiche hanno un interesse particolare per quanto riguarda la subacquea.

Le particolari condizioni dell'ambiente nel quale viene svolta l'attività subacquea hanno infatti una serie di conseguenze sull'organismo; a ciò si aggiungono gli effetti della temperatura e della pressione sui gas respirati. Alcuni di questi effetti sono comuni ai due tipi di immersione (immersione in apnea e immersione con autorespiratore), altri sono invece peculiari solo del secondo.

Principio di Pascal
La legge fisica basilare ai fini dell'attività subacquea, prima ancora di quelle che descrivono il comportamento dei gas alle diverse pressioni, è quella della non-comprimibilità dei liquidi. Il corpo umano è costituito per una percentuale molto elevata da liquidi: ciò spiega perché, pure a profondità (e quindi pressioni) elevate, non venga "schiacciato" dal peso dell'acqua.

Legge di Boyle-Mariotte

 
Collabora a Wikiquote « A temperatura costante, il volume di una certa quantità di gas varia in modo inversamente proporzionale alla pressione a cui viene sottoposto. »

Ciò comporta che, aumentando la profondità di immersione e quindi la pressione, il volume del gas contenuto nelle cavità corporee e nelle attrezzature si riduca; per contro, in fase di risalita il volume aumenta.

Questo ha rilevanza soprattutto nel caso di immersione con autorespiratore, durante la quale il subacqueo respira aria a pressione ambientale. In pratica se ad una profondità di 20 metri la pressione ambientale è pari a 3 bar, il subacqueo respira aria a 3 bar. In fase di risalita, se l'aria non viene opportunamente espulsa l'aumento di volume della stessa può provocare un barotrauma. Ciò può accadere anche nel caso di un apneista che respiri aria in profondità ad esempio dalla bombola di un eventuale subacqueo d'appoggio.

Principio di Archimede

 
« Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di fluido che sposta. »

Il peso specifico dell'acqua dolce è pari a 1 mentre quello dell'acqua di mare è pari a circa 1,026. Il peso specifico dei tessuti dell'organismo è leggermente superiore a quello dell'acqua, ma considerando i volumi delle cavità corporee che contengono aria il peso specifico del corpo umano nel suo complesso è lievemente inferiore a quello dell'acqua dolce. Ciò fa sì che riempiendo i polmoni si stia a galla mentre espirando completamente si affondi.

La conseguenza di questo principio è che, a fronte di un aumento della profondità e quindi della diminuzione del volume dell'aria contenuta nei polmoni si riduce la spinta verso l'alto. In pratica più l'apneista scende più il suo assetto diventa "negativo"; nella scelta della zavorra da usare è quindi basilare considerare anche la profondità che si pianifica di raggiungere.

Nell'immersione con autorespiratore lo strumento per compensare le modifiche di peso (dovute al consumo dell'aria contenuta nella bombola) e di volume dell'aria presente nei polmoni e nella muta è il giubbotto ad assetto variabile (GAV, che ha la stessa funzione della vescica natatoria dei pesci)

Legge di Charles

Collabora a Wikiquote « A volume costante la pressione di un gas è proporzionale alla sua temperatura. »

Questa legge ha un impatto apparentemente marginale sull'aria contenuta nelle bombole. Le bombole sono caricate a 200 bar e caricando la bombola la temperatura interna aumenta; il successivo raffreddamento provoca una diminuzione della pressione, motivo per cui le bombole vengono caricate mentre sono immerse in acqua. Ciononostante al momento dell'ingresso in acqua, in presenza di un forte divario fra temperatura esterna e temperatura dell'acqua, è necessario prevedere, nella pianificazione dell'immersione, una riduzione della pressione della bombola.

Ai fini del comportamento all'interno dell'organismo dei gas respirati durante l'immersione con autorespiratore, e per comprendere le interazioni dei gas con i diversi tessuti del corpo umano, hanno rilievo due ulteriori leggi fisiche: la Legge di Dalton e la Legge di Henry.

Legge delle pressioni parziali di Dalton

Collabora a Wikiquote « La pressione totale esercitata da una miscela di gas è uguale alla somma delle pressioni che sarebbero esercitate dai gas se fossero presenti da soli in eguale volume, ovvero dalla somma delle rispettive pressioni parziali»

Il principio, se applicato alla subacquea, comporta che variando la pressione dell'aria respirata variano anche le pressioni parziali dei gas che la compongono e variano di conseguenza gli effetti provocati sull'organismo dai gas stessi. Ad esempio l'ossigeno, che costituisce circa il 20% dell'aria che respiriamo (ovvero ha una pressione parziale di 200 millibar) se respirato ad una profondità di 30 metri (ovvero a 4 bar) ha una pressione parziale di 800 millibar. L'ossigeno diviene tossico se respirato ad una pressione parziale di circa 2 bar, se respirato miscelato nell'aria della bombola diviene quindi tossico a 90 metri, respirato invece in forma pura (con autorespiratore ad ossigeno) diviene tossico a 10 metri.

Legge di Henry

Collabora a Wikiquote « Un gas, che esercita una pressione sopra la superficie di un liquido, vi passa in soluzione finché avrà raggiunto in quel liquido, la stessa pressione che vi esercita sopra, se la pressione del gas premente diminuisce a valori inferiori a quelli assunti dal gas in soluzione, questo si libera finché avrà raggiunto di nuovo l'equilibrio. »

Quest'enunciato è d'importanza fondamentale per capire cosa accade all'organismo in termine di saturazione e desaturazione dei gas quando si scende in profondità equipaggiati con ARA e, soprattutto, ai fini della sicurezza e dell'insorgere d'eventuali embolie gassose quando si risale in superficie.

Bisogna ricordare che l'aria che si respira è composta da una miscela di gas, due dei quali partecipano agli scambi alveolari (ossigeno ed anidride carbonica); gli altri, fra cui l'azoto (circa il 78% di tutta la miscela), sono definiti inerti perché sono assunti ed espirati senza subire trasformazioni.

Soltanto i gas inerti, e quindi soprattutto l'azoto, interessano ai fini dell'applicazione pratica della legge di Henry.

Nella nostra vita aerea siamo saturi d'azoto per circa un'atmosfera, e possiamo considerare poco indicative le eventuali variazioni di pressione che invece diventano imponenti nel momento in cui scendiamo in acqua (ogni 10 metri di colonna di liquido aggiunge un'atmosfera a quella che grava sulla superficie del mare).

Durante la discesa l'azoto che viene inspirato aumenta la sua pressione parziale in modo proporzionale a quell'esterna e, come dice l'enunciato, si trasferisce dai polmoni al sangue in forma liquida.

Questa fase si chiama di saturazione, e termina nel momento in cui, raggiunta una determinata quota per un periodo sufficientemente lungo, la pressione dei gas inerti all'interno del corpo è pari a quell'esterna.

Durante la risalita avviene il fenomeno inverso: l'azoto in eccesso torna alla forma liquida, attraversa il sistema venoso e viene eliminato attraverso la respirazione, in modo asintomatico, a condizione che vengano rispettati i giusti tempi d'ascesa e d'eventuali soste di decompressione.

L'esempio della bottiglia di spumante è molto calzante ed è adottato dalle didattiche di tutto il mondo: all'interno della bottiglia di spumante vi è disciolto del gas a pressione (CO2, nella fattispecie). Nel momento in cui il tappo viene tolto l'anidride carbonica ritorna al suo stato gassoso e tende a fuoriuscire con violenza dal suo contenitore, "sparando" il tappo.

Se quest'operazione è fatta con estrema cautela si può evitare la fuoriuscita del vino proprio come nell'organismo; le disattenzioni e le imprudenze si possono pagare con l'embolia gassosa.

Una volta usciti dall'acqua la desaturazione non sarà ancora terminata: per questo motivo una seconda immersione dovrà essere affrontata con particolari tabelle che tengano conto dell'azoto residuo.

E così hai anche un punto di partenza per la fisica! Basta che tu approfondisca qualche punto ed è fattaWink
 
A presto
Aida
Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 20:28
    Grazie Stellina.
Tu non lo sai ma mi sto innamorando.
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stellinamare200
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bullet Postato: 20 Ottobre 2007 alle 21:57

Davvero!!!! Di chi?

Studia!!!!

Ciao

Aida

Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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AndreaGAS
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bullet Postato: 22 Ottobre 2007 alle 11:00
Stelli, stai a fa' la fighetta eh???? LOL

Seriamente invece ti ringrazio per le informazioni che stai fornendo Wink Clap Hug
...e quanno che semo in fonno ar boccaletto...

G.A.S. - Gruppo Amatoriale Subacqueo (il NON diving)
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Morph
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bullet Postato: 22 Ottobre 2007 alle 12:33
     
Ieri non è andata bene....

Ho cercato di mettere in pratica quello che abbiamo studiato in classe ma non sono riuscito neanche a fare il percorso andata/ritorno a 180°.
Su quattro solo uno è riuscito a fare quasi tutti i percorsi (tranne il quadrato io non ce la farò mai).

L'istruttore era tranquillo con il suo solito sorriso sornione.
Io oltrettutto mi sono anche messo in tasca la sua battuta :" così non serve a niente, eh? Tranquillo, è solo l'inizio..."


Mercoledì faremo il debriefing perchè domenica due allievi non avevano tempo e dovevano scappare a casa, così lo facciamo una volta sola.
Ci ha detto di girare per casa con la bussola per migliorarci. Mi sta prendendo in giro?

Cavoli, se questo è solo l'inizio dopo cosa viene?

Aiuuuuutooo!!
Ciao.
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