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Biologia Marina
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Icona di Messaggio Topic: allevamento tonno rosso e spadare(Topic Chiuso Topic Chiuso) Rispondi al Topic Posta un nuovo Topic
Autore Messaggio
giorupta
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Iscritto dal : 06 Novembre 2006
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bullet Topic: allevamento tonno rosso e spadare
    Postato: 05 Agosto 2007 alle 19:16
    Qualcuno di voi ha visto Tg2 dossier dedicato alla pesca di oggi? (Rai 2 ore 18.00)

Il servizio pur frettoloso ha illustrato molti aspetti dei problemi legati al mondo della pesca. Ciò che mi ha colpito di più sono i danni causati dagli allevamenti dei tonni rossi all’interno delle gabbie galleggianti. I fondali al di sopra dei quali si è completato il ciclo di ingrasso, un tempo ricchi di Posidonie, era completamente deserto e privo di vita. Peggio del passaggio di una rete a strascico. Al di la del fatto che sono contrario a tale tipo di pratica, l'impatto ambientale di questi allevamenti è spaventoso.

Qualcuno ha maggiori informazioni sugli effetti ambientali di questa tipologia di allevamento?

Tra le altre cose si è visto poi un filmato di Greenpeace, con l’equipaggio impegnato nell'issare a bordo una “spadara” illegale, equipaggio che è poi stato oggetto di minacce (con coltelli) dai pescatori furibondi arrivati nello stesso istante. E per fortuna che le “spadare” sono vietate....oltre ad essere stati colti sul fatto, i pescatori pretendevano reti e pescato.
Per la cronaca le spadare uccidono nel solo Mediterraneo 8000 cetacei all’anno, un numero non identificato di tartarughe e moltissimi pesci anche dopo essere state abbandonate in mare...
http://www.biologiamarina.eu
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COTHYLORIZA
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Iscritto dal : 22 Agosto 2003
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Posts: 84
bullet Postato: 06 Agosto 2007 alle 12:29
    Ciao,
il problema sollevato dal servizio è sicuramente reale e nel giro di pochi anni rischiamo di "giocarci" molte delle specie commerciali.
Per quanto riguarda le spadare, ti consiglio di non fermarti a quello che i media dicono ma di andare più a fondo, cercando di capire anche il problema dei pescatori. E' semplice stare a tavola, avere davanti un bel trancio di pesce spada o di tonno e mangiarlo senza comprendere fino in fondo quello che ci sta dietro.
La pesca con le spadare ha sicuramente creato molti danni a cetacei e tartarughe ma la messa al bando ha creato migliaia di disoccupati e questo non è affatto accettabile in un paese che si reputa "civile" . Il problema reale consiste proprio nell'aver bandito un sistema di pesca che invece andava regolamentato.
Considera inoltre che mentre le leggi Europee bloccano i paesi aderenti, tutti gli altri continuano a pescare con le spadare e paradossalmente, il pesce spada che oggi mangerai potrebbe essere stato pescato da una spadara, utilizzata in Tunisia in modo legale e successivamente esportato nel ns paese.
Sarebbe opportuno creare regole rispettate da tutti i paesi che si affacciano in Mediterraneo, e non solo per quelli aderenti all'UE.
I cetacei non muoiono solo se pescati da Italiani, Francesi ecc... continuano a morire perchè pescati comunque accidentalmente da altri paesi e con le spadare.
ANTONIO CELONA
presidente NECTON Marine Research Society
www.necton.it
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nucciodiver
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Iscritto dal : 17 Ottobre 2006
Da: Italy
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Posts: 315
bullet Postato: 06 Agosto 2007 alle 13:08
Ciao Antonio, sono solo parzialmente d'accordo con la tua riflessione.
Io ritengo che sia stata una decisione sacrosanta bandire le spadare dai paesi della UE. Ok che la pesca al pesce spada con la rete andrebbe regolarizzata, ma visto l'abuso che ne veniva fatto non c'era altra soluzione per evitare che delfini, squali, tartarughe ed altre specie venissero falcidiati da questi strumenti "infernali" di pesca.
Il fatto che gli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo continuino a pescare con questo metodo non implica affatto che noi ne dobbiamo seguire l'esempio.  Sarebbe come dire che, poichè gli USA non avevano firmato il protocollo di Kyoto, anche gli altri paesi non avrebbero dovuto sottoscriverlo. 

Iniziamo come Europa a dare il buon esempio e, visto che si tratta per un volta di un'iniziativa giusta, facciamo pressioni a livello politico sugli altri paesi non-UE perchè facciano altrettanto. 
O siamo solo bravi a vender loro le armi (vedi Francia-Libia ...)?
Francesco

"Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare....."

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giorupta
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Iscritto dal : 06 Novembre 2006
Da: Italy
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Posts: 226
bullet Postato: 06 Agosto 2007 alle 21:28
Postato originariamente da COTHYLORIZA

     Ciao,
il problema sollevato dal servizio è sicuramente reale e nel giro di pochi anni rischiamo di "giocarci" molte delle specie commerciali.
Per quanto riguarda le spadare, ti consiglio di non fermarti a quello che i media dicono ma di andare più a fondo, cercando di capire anche il problema dei pescatori. E' semplice stare a tavola, avere davanti un bel trancio di pesce spada o di tonno e mangiarlo senza comprendere fino in fondo quello che ci sta dietro.
La pesca con le spadare ha sicuramente creato molti danni a cetacei e tartarughe ma la messa al bando ha creato migliaia di disoccupati e questo non è affatto accettabile in un paese che si reputa "civile" . Il problema reale consiste proprio nell'aver bandito un sistema di pesca che invece andava regolamentato.
Considera inoltre che mentre le leggi Europee bloccano i paesi aderenti, tutti gli altri continuano a pescare con le spadare e paradossalmente, il pesce spada che oggi mangerai potrebbe essere stato pescato da una spadara, utilizzata in Tunisia in modo legale e successivamente esportato nel ns paese.
Sarebbe opportuno creare regole rispettate da tutti i paesi che si affacciano in Mediterraneo, e non solo per quelli aderenti all'UE.
I cetacei non muoiono solo se pescati da Italiani, Francesi ecc... continuano a morire perchè pescati comunque accidentalmente da altri paesi e con le spadare.


Ciao COTHYLORIZA , conosco abbastanza bene i pescatori e i loro problemi perchè vengo da una famiglia di pescatori e vado in mare da quando avevo 6 anni. Il problema dei pescatori ruota attorno al fatto che sono poco disposti al cambiamento e alla riconversione dei metodi di pesca. Vogliono tutto subito e al tempo stesso non sanno gestire la loro attività in chiave imprenditoriale. Non pianificano, con l'esclusione dei pescatori di vongole del medio adriatico, il miglior esempio di gestione e pianificazione della pesca in europa (non mi riferisco alle vongole veraci ma al sistema delle cooperative della regione Marche)
Non adattandosi alle norme e in nome del profitto immediato, restano a secco e senza lavoro negli anni seguenti. Un esempio? Vedere la pesca delle vongole a Lesina in Puglia.
Se attualmente le specie come il pesce spada o il tonno rosso sono in declino lo sono a causa della cattiva gestione degli anni passati. Non ero ancora laureato quando si parlava del problema dei tonni e delle attuali specie in pericolo.
Purtroppo, e mi spiace dirlo, ci sono disoccupati perchè hanno "scelto" in passato di gestire il tutto in modo superficiale...e continuano a farlo. Ti assicuro che parlare ai pescatori è davvero difficile, lo so per esperienze dirette. Non credono alle statistiche ne agli appelli degli organismi di gestione. E poi attorno ci sono tanti e troppi interessi (ristoratori, che comprano sottobanco pesci e molluschi non controllati, commercianti, rappresentati del settore ecc..).

Occorre che i pescatori cambino, è da loro che occorre cominciare. Giustificare il tutto in nome del lavoro mi sembra un pò una finta scappatoia, utilizzata da chi ha interesse a speculare piuttosto che interessi verso i pescatori. Nella mia zona alcune di queste figure per fortuna se ne sono andate ma ce ancora molto da fare. La corretta gestione aumenta i posti di lavoro perchè sono maggiori le risorse da dividersi, mentre l'attuale modo di fare genera una guerra tra poveracci (vedere le imbarcazioni affondate e le fucilate in laguna in veneto di alcuni anni fa)
Ciao



    
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stellinamare200
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Iscritto dal : 12 Aprile 2004
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Posts: 818
bullet Postato: 12 Agosto 2007 alle 20:41
Completamente daccordo con giorupta!!!
Ciao
Aida
Amare il Mare è amare la Vita. Così come rispettiamo la Vita, rispettiamo il Mare. stellinamare2001
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alegreen
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Iscritto dal : 20 Giugno 2007
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Posts: 35
bullet Postato: 23 Agosto 2007 alle 02:10
si deve creare un organismo unico a controllo del meditteraneo(forse esiste gia)non ha senso che solo europei non possano fare una determinata cosa mentri gli altri si il mare non ha nazionalità
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